Sono stata ospite a Maremma in Diretta, da Carlo Sestini ed abbiamo discusso di tutela dell’immagine nel web.

I temi del dibattito: Odio in rete, Reati che si consumano nel web, Sfide tra adolescenti, le c.d. Challenge.

Si tratta di tematiche sociali e battaglie comuni a tantissime persone, tra cui molti adolescenti.

Importante parlarne per fa sì che ognuno possa salvaguardare i propri diritti e, se violati, sappia come chiedere giustizia.

Odiare nel web assume molteplici forme come ad esempio:

  • l’utilizzo di un linguaggio scorretto ed offensivo, che può ledere la dignità della persona che ne è destinataria;
  • la divulgazione di immagini rubate dai profili altrui
  • il consumare una vendetta nei confronti della ex partner
  • incitare qualcuno a fare qualcosa oltre il limite del lecito, nei confronti di ignari utenti del mondo virtuale.

Le manipolazioni a cui sono sottoposti i soggetti più fragili della società del web, assecondano l’agire di chi dell’odio ne fa una bandiera. Manipolazioni psicologiche che attraverso l’uso di un linguaggio forte e diretto creano gruppi di persone intente a sostenere un’argomentazione, senza avere i giusti strumenti per conoscerla a fondo.

LA TUTELA DELL’IMMAGINE

Viviamo in un’epoca in cui pensiamo di conoscere tutto o quasi tutto, di poter esprimere la nostra opinione, senza riserva alcuna, interpellati su quelle tematiche che ci offre la stampa quotidiana.

Siamo certi di aver acquisito la capacità di comprendere le dinamiche più complesse che ineriscono i vari settori della vita sociale e culturale, avendo perso, però, per strada, quella pazienza cognitiva che ci consentiva di ponderare prima di esprimere il nostro pensiero.

Vero è che ognuno di noi è assolutamente libero di esprimere la propria opinione, altrettanto vero  è che la forma che utilizziamo per far veicolare il messaggio non può ritenersi libera da limiti e regole da seguire.

Si tratta di quei limiti imposti dal rispetto altrui, dalla salvaguardia dei diritti altrui. E se queste regole sono oltrepassate non si può certo pensare di poter continuare ad agire indisturbati.

tutela dell'immagine nel web

COSA SI PUO’ FARE

Ecco l’importanza di conoscere come tutelarsi, attraverso quali azioni, per far cessare le ingiustizie sociali e le discriminazioni.

Dobbiamo imparare a chiedere il giusto risarcimento a chi quelle azioni le ha poste in essere, a chi ci ha leso con quel linguaggio che nel web assume una grandezza inimmaginabile. I destinatari cui i nostri pensieri giungono sono di fatto indeterminabili. Non si possono contare, quantificare.

Le immagini che di noi circolano nella rete non sappiamo come e dove arrivano e chi potrà vederle e che uso ne vorrà fare.

Le sfide che i ragazzi si lanciano nella rete, sono sfide che si realizzano nella vita vera e concreta e che conducono a conseguenze tangibili, che possono produrre danni irreparabili.

La leggerezza con cui si accetta di partecipare ad un “gioco”, che tale non è, è inversamente proporzionale alla capacità di comprensione delle proprie azioni.

Ecco perché non bisogna restare fermi a guardare il corso degli eventi.

Da qui la necessità di capire questo mondo che ci appartiene e dal quale nessuno è escluso.

Ben vengano questi dibattiti, ben venga che i professionisti scendano in campo, per spiegare e contribuire a sensibilizzare su questi temi.

La giusta informazione e la prevenzione sono i primi strumenti per combattere fenomeni che ancora prima di arrivare nelle aule dei tribunali, si combattono nella società.

Ecco perchè abbiamo dedicato un’intera diretta facebook alla tutela dell’immagine nel web.