In questa sezione trovi le domande più frequenti che ci vengono poste da chi si rivolge al nostro studio nel settore del diritto di famiglia.
Chi si rivolge al nostro studio per affrontare questioni legate al diritto di famiglia sta attraversando un momento delicato della propria vita.
Le emozioni, dubbi e le decisioni sono difficili da interpretare e da assumere. Separazione di fatto o di diritto, problematiche genitoriali, rapporti parentali, convivenze non regolamentate da cui derivano difficili situazioni da dirimere: ogni questione è giuridica, ma anche soprattutto profondamente umana.
Le risposte cercano di offrire, con chiarezza, un primo supporto concreto, con un linguaggio semplice, ma necessariamente tecnico, che può in senso lato rispondere alle storie personali di ognuno, ma ne resta ovviamente al momento estraneo. Solo nel momento dell’affidamento dell’incarico, chi decide di farsi assistere dai nostri professionisti, sarà accompagnato con competenza e sensibilità, perché si giunga consapevolmente all’obiettivo di tutelare il proprio Io, la propria famiglia, affetti, in un’ottica futura.
AFFIDAMENTO DEI MINORI
ASSEGNI DI MANTENIMENTO
REGOLAZIONE DEI RAPPORTI PARENTALI
GESTIONE E REGIME PATRIMONIALE DELLA FAMIGLIA
FAMIGLIA DI FATTO E CONTRATTI DI CONVIVENZA
COSTI LEGALI – DIRITTO DI FAMIGLIA
I compensi legali sono indicativi perché ad incidere sono diversi elementi:
- la complessità del caso
- la durata del procedimento
- il valore della controversia
- il numero di fasi processuali coinvolte
Al momento del conferimento dell’incarico viene concordato un preventivo, in assenza del quale, devono ritenersi applicabili i Parametri Forensi stabiliti dal D.M. 55/2014, aggiornato dal D.M. 147/2022, con riguardo ai valori medi.
Nota importante:
I costi sopra indicati sono orientativi e basati sui parametri forensi ministeriali. Ogni incarico viene valutato individualmente, tenendo conto della complessità, durata e valore della causa. È sempre possibile concordare un preventivo personalizzato
DOMANDE FREQUENTI PER LA RICERCA VOCALE
Cosa succede se l’ex coniuge non paga l’assegno di mantenimento?
È possibile agire legalmente con:
- procedura di recupero crediti;
- procedimento penale nei confronti per violazione degli obblighi familiari (art. 570 c.p.) al fine di ottenere la condanna dell’ex coniuge inadempiente.
Come viene deciso l’affidamento dei figli?
La legge italiana (L. 54/2006) prevede come regola generale l’affidamento condiviso, che garantisce al minore il diritto di mantenere rapporti significativi con entrambi i genitori. L’affidamento esclusivo e super esclusivo è previsto solo in presenza di gravi motivi.
Che differenza c’è tra affidamento condiviso ed esclusivo?
Condiviso, cioè entrambi i genitori partecipano alle decisioni importanti per il figlio. Esclusivo, cioè solo un genitore esercita la responsabilità genitoriale, salvo decisioni urgenti, che necessitano del consenso di entrambi i genitori. Esiste anche la fattispecie dell’affidamento super-esclusivo in casi particolari, nell’interesse del minore.
È possibile modificare l’affidamento nel tempo?
Sì, in caso di mutamento delle condizioni economico/familiari e nell’interesse del minore è possibile rivolgersi al Tribunale competente.
I nonni hanno diritti di visita sui nipoti?
L’art. 317-bis c.c. riconosce ai nonni il diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti, salvo contrarie esigenze del minore.
Cosa succede se uno dei genitori si trasferisce?
Il genitore che intende trasferirsi altrove rispetto alla residenza del figlio, dovrà garantire di poter mantenere significativi rapporti con il minore.
Chi ha diritto all’assegno di mantenimento?
I figli minori (e maggiorenni non economicamente autosufficienti) e il coniuge economicamente più debole.
Come si calcola l’importo dell’assegno?
Il giudice valuta i redditi dei genitori, il tenore di vita del figlio, il tempo trascorso con ciascun genitore e le esigenze del minore.
È possibile chiedere una revisione dell’assegno?
Sì, in caso di variazioni significative della situazione economica o familiare.
Cosa succede se il genitore obbligato non paga?
Si può procedere con azioni esecutive per il recupero dei crediti o con denuncia penale per violazione degli obblighi familiari (art. 570 c.p.).
L’assegno è deducibile fiscalmente?
Sì, l’assegno per il coniuge è deducibile dal reddito del soggetto obbligato. Quello per i figli no, ma dà diritto a detrazioni.
Come si regolano i rapporti tra genitori non conviventi?
Attraverso un accordo omologato dal giudice o una sentenza che stabilisce l’affidamento, il collocamento, il regime di frequentazione e l’assegno di mantenimento.
È possibile stabilire un calendario di visite?
Il regime di frequentazione viene concordato con i genitori ed in caso di disaccordo con l’ausilio del Giudice, al fine di garantire che entrambi i genitori mantengano una relazione equilibrata e significativa con i figli.
Cosa succede in caso di disaccordo tra i genitori?
Prima ancora di adire il Tribunale, i genitori possono farsi aiutare da un mediatore familiare per essere supportati nella loro genitorialità.
La mediazione familiare è obbligatoria?
La mediazione familiare non è obbligatoria in modo generalizzato, ma può essere richiesta dal giudice nei contenziosi di separazione o divorzio.
Non è ammessa nei casi di violenza domestica o abuso, per tutelare la parte più vulnerabile.
Qual è la differenza tra comunione e separazione dei beni?
– Comunione: i beni acquistati dopo il matrimonio sono di entrambi, salvo quelli derivanti da donazioni e successioni ereditarie.
– Separazione: ogni coniuge mantiene la proprietà esclusiva dei beni acquistati prima e durante il matrimonio autonomamente.
È possibile cambiare il regime patrimoniale?
Sì, con atto notarile e annotazione a margine dell’atto di matrimonio.
Cosa succede ai beni dopo la separazione?
Si scioglie la comunione legale e si procede alla divisione dei beni comuni.
Quali diritti hanno le coppie di fatto?
Dal 2016 (Legge Cirinnà), alle coppie conviventi sono riconosciuti molteplici diritti. Si suggerisce di registrare un contratto di convivenza al fine di ottenerne pieno riconoscimento.
È possibile tutelare legalmente una convivenza?
Sì, attraverso un contratto di convivenza redatto da un notaio o avvocato e registrato presso l’ente comunale di residenza.
Cosa include un contratto di convivenza?
Il contratto di convivenza è un accordo tra le parti volto a regolamentare i reciproci rapporti economici e di gestione del rapporto che possono riguardare le questioni di interesse comune ed anche l’eventuale scioglimento.
Come si scioglie una convivenza legalmente?
Con dichiarazione unilaterale o congiunta, comunicata all’altro convivente e registrata.
È possibile adottare il figlio del partner?
Sì, è l’adozione in casi particolari (art. 44 L. 184/1983), anche per coppie non sposate.
Quanto costa una causa per affidamento o modifica condizioni?
Minimo indicativo: €1.200 – €2.000 se consensuale, da € 2.500,00 se contenzioso.
Quanto costa una consulenza legale in materia di famiglia?
Una consulenza legale può variare da €100 a €200 l’ora, in base all’esperienza del professionista e alla complessità della consulenza
Quanto costa un contratto di convivenza?
Da €500,00 – €1.000,00.
Quanto costa una successione ereditaria?
Il preventivo per una consulenza legale in tema di successioni ereditarie per poter avere un preventivo sarà necessario approfondire ogni aspetto della vicenda familiare.