Hai domande su separazione e divorzio? Sei nel posto giusto.
In questa pagina trovi le risposte alle domande più frequenti che riceviamo su separazione e divorzio. Abbiamo raccolto informazioni chiare e aggiornate per aiutarti a orientarti in un momento delicato, con il linguaggio semplice di chi vuole davvero essere d’aiuto. Che tu stia valutando una separazione o affrontando un divorzio, qui trovi un primo supporto per capire tempi, costi, procedura e diritti.

SEPARAZIONE E DIVORZIO

La separazione è il primo passaggio processuale che consente alla coppia di ottenere un provvedimento che autorizzi i coniugi a vivere separati, alle condizioni concordate (in caso di accordo consensuale) o a quelle cui si addiviene a seguito di un contenzioso. La separazione consente di regolamentare gli aspetti della vita familiare con riferimento a frequentazione figli, assegno di mantenimento, assegnazione casa familiare ed eventuali altre questioni che le parti intendano affrontare in sede processuale.

Il procedimento di cessazione degli effetti civili del matrimonio, meglio conosciuto come “divorzio”, invece, pone fine definitivamente al vincolo matrimoniale dal punto di vista civilistico, dunque contrattuale.

Dal 2015, è possibile chiedere il divorzio dopo:

  • 6 mesi dal decreto di omologa degli accordi, in caso di separazione consensuale
  • 12 mesi in caso di contenzioso, dunque di procedimento di natura giudiziale.

Nel caso in cui i coniugi si separino con una procedura di carattere consensuale, è oggi possibile chiedere al Tribunale adito, sin dal ricorso introduttivo della separazione anche di voler fissare la data di udienza in cui addivenire al divorzio.

Solo in caso di accordo davanti all’ufficiale di stato civile presso la casa comunale, da approfondire in presenza di figli minori o disabili.

In tutti gli altri casi, è obbligatoria l’assistenza legale, anche senza adire necessariamente il Tribunale, ricorrendo al procedimento di negoziazione assistita, che prevede l’assistenza di un avvocato per ciascuna parte.

La casa viene assegnata nella maggior parte dei casi al genitore collocatario dei figli minori, anche se non proprietario. L’eventuale comproprietà non viene pregiudicata dall’assegnazione dell’immobile.

In assenza di figli, si valuta la proprietà e l’interesse abitativo, nonché le condizioni economiche di entrambi.

Sì, in presenza di mutamenti rilevanti delle condizioni economiche o familiari a carico del coniuge tenuto al versamento, è possibile chiedere la revisione degli accordi assunti in sede di separazione, attraverso una procedura dinanzi allo stesso Tribunale in cui si è incardinato il procedimento di separazione. Quanto alle condizioni di cui al divorzio, anche in questo caso con specifica istanza innanzi al Tribunale è possibile chiedere la revoca o la modifica delle condizioni della sentenza.

È possibile agire legalmente con:

  • diffida volta ad intimare il versamento degli assegni non corrisposti (fino ai cinque anni precedenti)
  • recupero dei crediti attraverso notifica di atto di precetto che si basa sul titolo (sentenza che dichiara il diritto al mantenimento)
  • denuncia penale per violazione degli obblighi familiari (art. 570 c.p.)

Sì. Dopo il divorzio, l’ex coniuge non ha più diritti ereditari, ma può avere diritto alla pensione di reversibilità se percepisce l’assegno divorzile e non si è risposato, altresì ha diritto ad una quota del tfr, sempre nel caso in cui sia destinatario dell’assegno divorzile.

La separazione consensuale avviene a seguito di accordo tra i coniugi, omologato dal giudice previa verifica della congruità delle condizioni poste dalle parti. Può avvenire con l’assistenza di un solo legale per entrambi i coniugi o con due avvocati.

La separazione giudiziale avviene tramite un procedimento contenzioso davanti al giudice, in presenza di gravi conflitti tra i coniugi per i quali ogni tentativo di raggiungere un’intesa sulle condizioni di separazione è fallito.

Sì, è possibile ottenere il divorzio anche senza il consenso del coniuge, tramite un procedimento giudiziale, notificando l’atto introduttivo del divorzio ed il provvedimento di fissazione d’udienza.

DOMANDE FREQUENTI SU SEPARAZIONE E DIVORZIO PER LA RICERCA VOCALE

Qual è la differenza tra separazione e divorzio?

La separazione sospende gli effetti del matrimonio, ma è con il divorzio che cessano gli effetti civili del matrimonio.

Quanto tempo bisogna aspettare per divorziare dopo la separazione?

Dal 2015, è possibile chiedere il divorzio dopo:
– 6 mesi dal decreto di omologa dell’accordo tra le parti, in caso di separazione consensuale;
– 12 mesi in caso di separazione giudiziale.

In caso di separazione consensuale, è possibile nel ricorso introduttivo chiedere al Tribunale adito che fissi già l’udienza di divorzio.

È possibile separarsi o divorziare senza avvocato?

Solo in caso di procedura davanti all’ufficiale di stato civile. In tutti gli altri casi, è obbligatoria l’assistenza legale, anche per la procedura di negoziazione assistita, che prevede che ogni parte abbia il proprio legale di fiducia.

Cosa succede alla casa coniugale dopo la separazione?

La casa generalmente viene assegnata al genitore collocatario dei figli minori, anche se non è proprietario. In assenza di figli, si valuta la proprietà e l’interesse abitativo e la condizione economica di entrambi.

È possibile modificare le condizioni di separazione o divorzio?

Sì, se cambiano le condizioni economiche o familiari, è possibile chiedere la revoca e/o modifica delle condizioni.

Il divorzio influisce sull’eredità?

Sì. Dopo il divorzio, l’ex coniuge non ha più diritti ereditari, ma se destinatario di assegno divorzile può avere diritto alla pensione di reversibilità  e se non si è risposato ha diritto anche ad una quota del tfr.

Quanto costa una separazione consensuale?

Minimo indicativo: circa € 1200 – €1.500 (inclusi studio, redazione atti, udienze)
Massimo indicativo: fino a €2.500, in caso di accordi con questioni di particolare complessità da affrontare.

Quanto costa una separazione giudiziale?

Minimo indicativo: €2.000 – €3.000

Quanto costa un divorzio consensuale?

Minimo indicativo: €1200 – €1.500
Massimo indicativo: fino a €3.500,

Quanto costa un divorzio giudiziale?

Minimo indicativo: €2.000 – €3.500
Massimo indicativo: fino a euro 5.000.

I costi indicati sono orientativi e possono variare in base a diversi fattori, tra cui:

  • la complessità del caso
  • la durata del procedimento

In assenza di un accordo scritto, i compensi vengono determinati secondo i Parametri Forensi stabiliti dal D.M. 55/2014, aggiornato dal D.M. 147/2022, che fornisce criteri oggettivi per la valutazione dell’attività professionale svolta.

Al cliente è sempre fornito  un preventivo personalizzato, rispondente alle sue esigenze, prima di conferire l’incarico.